giovedì 23 febbraio 2012

In viaggio sulla "Transappenninica" (Intro)

Da un punto di vista geografico - ferroviario, la "Transappenninica" è un itinerario che si snoda attraverso l'Appennino dell'Italia Centrale, da Terni a Benevento, che nasce congiungendo tra loro 4 linee ferroviarie (Terni - L'Aquila - Sulmona, Sulmona - Carpinone/Isernia, Rocca d'Evandro/Vairano - Campobasso, Campobasso - Benevento), e che, a sua volta, funge da congiunzione tra 4 linee trasversali: la Roma - Ancona, la Roma - Pescara, la Roma/Napoli - Campobasso con ideale prolungamento su Termoli, e la Roma - Caserta - Foggia. Questo ideale tracciato interessa 4 regioni (Umbria, Abruzzo, Molise, Campania), 2 capoluoghi di Regione (L'Aquila, Campobasso), 6 capoluoghi di provincia (Terni, Rieti, L'Aquila, Isernia, Campobasso, Benevento) e 4 nodi ferroviari (Terni, Sulmona, Campobasso, Benevento). Il "trait d'union" delle varie sezioni dell'intero percorso è rinvenibile nell'impegnativo profilo altimetrico, che impone velocità ridotte, pendenze impegnative, capacità limitate dei convogli dalle dimensioni ridotte, su un percorso a binario unico non elettrificato dall'alto valore naturale e paesaggistico.

Da un punto di vista del servizio ferroviario, la "Transappenninica" è ormai ridotta ad una romantica astrazione, vuoi perché ogni linea è gestita a sé stante (per orari e coincidenze), talvolta con spezzettamenti di servizi anche al loro interno (come nel caso della Terni - Sulmona, gestita da Terni a L'Aquila dalla ex "FCU" Umbria Mobilità e da l'Aquila a Sulmona da Trenitalia), vuoi perché alcune di esse sono in parte o interamente chiuse al traffico ordinario (come la Sulmona - Carpinone, prima ridotta a Sulmona - Castel di Sangro e poi interamente chiusa nell'ultimo orario), vuoi perché in alcuni casi, anche laddove essere restano aperte, i servizi sono ormai ridotti al lumicino da risultare effimeri (come nella Campobasso - Benevento o nell'ultima gestione della Sulmona - Carpinone prima della chiusura). Se è vero che non è mai esistito, a memoria, un servizio "transappenninico" da Terni a Benevento, è pur vero che, fino a non molti anni fa, era relativamente possibile spostarsi lungo tutto l'itinerario, o buona parte dello stesso, anche se a prezzo di qualche cambio. Con tutti i vantaggi derivanti da collegamenti tra importanti città poste su direttrici diverse, ma anche tra molti paesi posti in zone aspre e isolate, non tutti facilmente raggiungibili via strada.

Questo è un viaggio che merita di essere raccontato, almeno in parte, per quanto possibile, per quanto possa apparire come il retaggio di un'altra epoca. E forse non esiste momento più opportuno di questo. La "5° giornata delle ferrovie dimenticate", fissata per domenica 4 marzo 2012, propone da un lato il treno storico speciale "Campobasso - Isernia - Sulmona" organizzato dall'Associazione "Le Rotaie" del Molise, per la valorizzazione della linea Sulmona - Carpinone, cui risponde il treno speciale Terni - Rieti - Sulmona con biglietto gratuito offerto da "Umbria Mobilità" per la valorizzazione della Terni - L'Aquila - Sulmona, con i due gruppi e i due convogli che si "trovano" a Sulmona. Chi scrive era in procinto di salire sul primo, finirà con buone probabilità di seguire il secondo. L'importante, da qualche parte e in qualunque modo, è esserci.

Questo ipotetico viaggio, attraverso il tempo e lo spazio, vorrebbe ripercorrere le peculiarità storiche e geografiche di certi tracciati e mostrarne l'alto valore paesaggistico sotto il profilo ferroviario. Le foto che andremo ad inserire si riferiscono al tratto Terni - L'Aquila - Sulmona, e al tratto Sulmona - Castel di Sangro, i più spettacolari dell'intero lotto.

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